bozza 7 febbraio 2016
EVIDENZIATE LE OSSERVAZIONI DI FRANCO PIACENTINI
——– Original Message ——–
Subject: | Fw[2]: Pierina GUERRA: Un’altra cosa, un nostro avvocato ha lanciato un accorato “appello” a Piacentini e Cassaniti, nessuna risposta da parte di Cassaniti. |
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Date: | Fri, 05 Feb 2016 18:39:44 +0000 |
From: | “Redazione A.I.F.V.S.” <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; |
To: | ………. |
Inoltro alle sedi c.to presidente A.I.F.V.S. dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni.
Giorgio Giunta
—— Messaggio inoltrato ——
Da: “Giuseppa Cassaniti AIFVS” < Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>
A: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Inviato: 04/02/2016 21:29:43
Oggetto: I: Pierina GUERRA: Un’altra cosa, un nostro avvocato ha lanciato un accorato “appello” a Piacentini e Cassaniti, nessuna risposta da parte di Cassaniti.
Cerco di rispondere alle richieste di Pierina, la quale nel 2013 aveva chiesto con raccomandata la chiusura della sede ed io, tenendo conto del suo impegno, non ho voluto che ciò avvenisse.
Sappiamo bene che questo non corrisponde a verità.
Ma cerchiamo di chiarire brevemente:
1) Inaugurazione dell’Anno giudiziario. La sottoscritta ha tenuto conto del passato ed ha ritenuto opportuno diffondere il punto di vista dell’AIFVS direttamente a tutte le Corti d’Appello, in modo che si potessero raggiungere tutti i magistrati ai quali chiedeva un cambiamento di sistema nella gestione della giustizia. Le sedi che mi chiamano sedicente presidente non capisco che cosa possano pretendere da me, se ritengono che ci sono due presidenti debbono solo decidere da che parte stare. Se vogliono stare in mezzo, un po’ qua e un po’ là non ci fanno una bella figura, ci perdono di dignità e creano confusione.
La confusione deriva dal fatto che, nonostante tutti i ricorsi e reclami in cui si chiedeva alla magistratura di impedire a PIACENTINI, PALLOTTI, MARTINO di utilizzare il nome ed i simboli dell’AIFVS, configurando, nella testa di Pina CASSANITI e dei suoi avvocati, un impiego usurpativo od abusivo del nome stesso,
il tribunale si esprimeva sia in primo
che in secondo grado rigettando i ricorsi.
Se la Corte si è espressa in questo modo, probabilmente un motivo ci deve essere...
2) Per le successive richieste dovresti meglio chiarire tu che hai avuto le informazioni, come pure potrai tu chiarire se hanno fatto quel ricorso di merito a cui era legato il procedimento di esecuzione per il pagamento del credito vantato dalla Formiconi, era proprio interesse loro.
Penso converrai con me che l’interesse associativo
in merito al pagamento del credito vantato dalla Formiconi
non sia confrontabile con l'interesse che i soci dovrebbero avere nel vedere chiarita la situazione attuale,
dove due persone distinte si proclamano “presidente”.
E non dovrebbe essere confrontabile neppure
con l’interesse che dovresti avere anche tu ad ottenere un documento che, entrando nel merito,
stabilisca una volta per tutte il tuo ruolo in questa associazione,
stroncando così questa ambigua situazione.
COS'È CHE TI TRATTIENE?
Nel rigetto del reclamo da te proposto, avvenuto in epoca precedente alla sentenza sulla questione FORMICONI,
si leggeva a chiare lettere che il tema della tutela del nome avrebbe, forse, potuto essere preso in considerazione
se fossero stati impugnati i deliberati assembleari da dove scaturiva l’elezione di Piacentini o almeno se ne fosse prospettata l’intenzione.
Com’è che,
stranamente,
pur avendo tu a disposizione le risorse economiche necessarie, non hai ancora fatto questo passo?
Tempo fa mi dicesti che non è importante il futuro dell’Associazione, importante è fare chiarezza.
Tergiversando sul giudizio di merito, non ottieni quella chiarezza da te tanto auspicata, ma certamente concorri alla implosione di questa associazione...
ma questo, come dichiaratomi, non è importante, non ti interessa un fico secco pur di poter continuare a dichiararti presidente.
Leggere poi che io ho demolito l’AIFVS vuol dire che non c’è reale cognizione dei fatti, e forse non era neanche il caso di rispondere alla presente, perché c’è realmente un modo diverso di affrontare i problemi e quindi non ci si intende. Forse basterebbe citare Abramo Meraglia, il quale non sapendo chi fosse l’autore delle email anonime affermava che “solo gli infami ed i bugiardi hanno il coraggio di nascondersi. sgradevole situazione che sta distruggendo un’associazione in cui migliaia di persone ci credeva”. E tu cara Pierina, non puoi avere la memoria corta se nella tua email del 13/1/2016 che hai fatto diffondere a Martino ricordi fatti che risalgono al 2004, quando per avere fatto iniziare l’assemblea con il ricordo dei nostri cari con l’espressione “Perché il sacrificio dei nostri cari contribuisca a ridurre il dolore su questa terra, Signore ascoltaci” sono stata oggetto di ostracismo, e poi la mia espulsione messa all’ordine del giorno nel direttivo! L’iniziativa si è conclusa con una votazione a me favorevole, com’era giusto che avvenisse, perché io non avevo fatto altro che dare voce all’identità dell’AIFVS, e dopo ho fatto in modo che non venisse calpestata la mia dignità.
La messa all’ordine del giorno non era di “espulsione” da socia,
ma di “destituzione” dal ruolo di presidente...
tra le due c’è una bella differenza, non vi pare?
E, comunque, la motivazione, contenuta nel verbale del direttivo di giugno 2004, non era certamente la preghierina, oggetto di semplice “osservazione”, come da verbale del direttivo del maggio 2004:
Ben altre erano le motivazioni,
anche da me non comprese e quindi non condivise,
che sono contenute nel verbale del direttivo di giugno 2004, di cui si allega il file,
e che non sono molto diverse da quelle che mi portarono a candidarmi nel 2013,
ossia
l’incapacità della stessa signora Cassaniti a gestire con equilibrio e spirito unitario le funzioni di presidente, incapacità provata dalla reazione aggressiva e scomposta alle critiche, fondate o non che fossero, operate nei suoi confronti prima e durante l’assemblea di aprile 2013,
dal tono e dai termini gratuitamente ed infondatamente insultanti per i consiglieri definiti “scimuniti” e soprattutto dalla diffusione, tramite il sito internet gestito da Giorgio Giunta, di comunicati imbarazzanti...
Per non parlare del falso comunicato a firma congiunta pubblicato il 29 aprile 2013 e poi prontamente rimosso...
e della letterina contenente l'elencazione di argomenti cavillosi, contraddittori e infondati per escludere la validità delle sue dimissioni,
col risultato di ferire gravemente
e forse irreparabilmente,
l'animo dei soci e dei simpatizzanti,
nonché l’immagine dell’Associazione creata con anni di rilevante e appassionato impegno comune.
Ho sempre creduto in te, ma la fiducia è stata compromessa quando nelle tue comunicazioni ho riscontrato espressioni non adeguate a te e che mi riportavano all’uso che altri ne hanno fatto, come “a suon di carte bollate ed aule di tribunale”. Sono espressioni che risuonano di un articolo di cui abbiamo memoria, come pure “sono usciti tutti dall’AIFVS, come mai? La nostra associazione è morta, vi siete accorti?” Ma queste cose chi te le fa scrivere? Se è farina del tuo sacco sei sulla strada sbagliata. Sono espressioni finalizzate a condizionare negativamente gli altri per distruggere l’AIFVS, fare terrorismo psicologico per fare in modo che chi legge non creda più nell’AIFVS. Ma c’è anche il resto: la visita di certi signori agli Uffici del Terzo Settore, per dare corpo ai loro desideri.
Loschi figuri? che desideri? pulsioni? c’è qualcosa da nascondere?
3) Ma voglio chiarire un’altra affermazione frutto di comunicazioni ambigue: l’avvocato Grassi mi ha inviato un’email alla quale ho risposto il 6 gennaio. Per farti capire che hai detto e diffuso una bugia, oppure che ti hanno fatto diffondere una bugia, allego l’email che riporta la comunicazione dell’avvocato Grassi ed anche la mia risposta.
Io non vedo alcuna mail in allegato, sul tema,
sostengo solo che non hai mai risposto a me.
Confermi sia una bugia quanto affermato?
Ci fai vedere la risposta a chi è indirizzata?
Troppe cattiverie contro di me che ho avuto solo il torto di avere avuta massacrata una figlia sul marciapiede di fronte casa, e con questa dolorosa esperienza di perdita e di ingiustizia mi sono dedicata all’AIFVS dopo che mi è stato chiesto di fare la presidente.
Non sei l’unica ad essere in associazione per aver avuto massacrato un figlio o un familiare e non sei l’unica ad esserti impegnata.
Il continuare a rimarcare questa tua condizione senza capire che stai parlando ad altri nella stessa tua condizione, quasi che qualcuno ancora non lo sappia,
solo per attirare pietismo,
solo per sottolineare la tua condizione di vittima,
quasi che gli altri fossero in associazione perché hanno di te pietà,
è abbastanza deprimente...
Ma con l’uso di mezzi infami ed inaccettabili non si può dire ad una persona “fai un passo indietro.ecc. ecc. ecc.”, disprezzarla con vergognose email anonime, con altre vergognose email non anonime, diffondere un’immagine falsata al fine di creare discredito e calpestare la dignità di una persona che ha messo se stessa a disposizione dell’AIFVS. È questo modo di agire vile e vergognoso che rappresenta la distruzione dell’AIFVS.
A mio modo di vedere,
il modo vile e vergognoso è quello di tentare di risolvere i problemi espellendo persone, senza, prima di compiere l'atto formale di "espulsione", proporre un dialogo chiarificatore...
dimostrando così, da parte tua e dei membri del tuo "direttivo", un terrore profondo per il confronto con le altre persone...
senza neanche prendere in considerazione l'idea di poter riuscire a far cambiare idea a chi non è schierato con te al cento per cento, ciecamente...
E perché tale distruzione si verificasse concretamente, ripeto che certi signori che hanno a cuore l’AIFVS sono andati presso l’Ufficio del Terzo Settore per fare in modo che l’AIFVS perdesse le credenziali che le permettono di essere nel Registro Nazionale delle APS! Sono stata chiamata per essere interrogata, avevano bisogno di capire come stavano effettivamente le cose, ed ho cercato di dimostrarlo concretamente. E sono io che voglio distruggere l’AIFVS?
Di questo non so nulla, magari se supportato da qualche documento...
La cosa migliore che potete fare è di dimostrare un po’ di serietà, se ne siete capaci.
LA COSA MIGLIORE CHE POTETE FARE,
se avete a cuore l’AIFVS,
è sedersi ad un tavolo ed alzarsi solo quando si sarà trovata una soluzione che non sia la morte di questa associazione, se ne siete capaci.
Giuseppa Cassaniti
Da: Claudio MARTINO [mailto:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.]
Inviato: mercoledì 3 febbraio 2016 10:37
A:……
Oggetto: Pierina GUERRA: Un’altra cosa, un nostro avvocato ha lanciato un accorato “appello” a Piacentini e Cassaniti, nessuna risposta da parte di Cassaniti.
Buonasera a tutti, prego chi ne ha la capacità e possibilità, di inviare alla Presidente, al direttivo e a tutti i responsabili di sede dell’AIFVS che riconoscono Cassaniti.
Riporto email per comprensione, faccio presente che le sedi del Veneto, in persona di Laverda, Guerra, Conte, Detomi, non hanno ricevuto alcuna email direttiva in merito all’anno giudiziario 2016, si attende risposta da Battistini e altri responsabili e conferma dalla segreteria nazionale e dalla Presidente.
Si chiede inoltre di essere messi a conoscenza di quali e quanti sedi AIFVS abbiano ricevuto la relazione per le Corti d’Appello e sarebbe non gradita, ma credo dovuta, una risposta.
Pierina GUERRA
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Risposta di Ezio Bressan:
Ha gestito tutto la segreteria inviando alle sedi il comportamento che dovevamo avere per la giornata, non so perchè non ti sia arrivato nulla onestamente e mi sembra strano che le sedi del veneto non abbiano ricevuto nulla con Pina eravamo d’accordo che veniva inviata una relazione a tutte le sedi delle corti di appello e conseguentemente alle nostre sedi, che riconoscono Pina, di competenza delle corti. Io sono andato alla corte d’appello di Torino in qualità, come vengo definito, sedicente vice presidente.
Ezio Bressan
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Grazie Ezio, ma a questo punto credo importante anche da parte tua chiedere una spiegazione essendo il Vice Presidente.
Poi chiedo per cortesia, DI ESSERE SMENTITA SE CIO’ NON CORRISPONDE A VERITA’, questo in risposta anche all’email di Vanna Santinato Detomi, QUANTI RESPONSABILI DI SEDE O ASSOCIATI SONO A CONOSCENZA CHE I SEDICENTI PRESIDENTI, CASSANITI E PALLOTTI (mi si perdoni il termine ma ad oggi è così, si è ancora in attesa di un giudizio di merito che chiarisca la situazione), sono stati dal Presidente della Corte d’Appello di Roma denunciati penalmente essendosi entrambi presentati come Presidenti?
Sono informate le sedi che Cassaniti ha inviato lettera “preventiva”ai Presidenti delle Corti d’Appello, quantomeno alla Corte d’Appello di Venezia, per informare che Lei è l’unica Presidente, screditando non un Pallotti ma l’intera Associazione?
La Corte d’Appello di Venezia,, ha preferito “declinare” l’invito all’AIFVS.
Ora io mi chiedo, era necessario tutto ciò?
Far perdere credibilità all’AIFVS per cosa? Sono io il Presidente!!!!
Credo che la lettera screditoria abbia demolito non Pallotti ma l’AIFVS.
PENSO ANCHE CHE, CON ONESTA’, LE SEDI DOVESSERO ESSERE PREVENTIVAMENTE AVVISATE.
L’AIFVS OSTAGGIO DELL’ODIO E DEL RANCORE, TUTTO A SUON DI CARTE BOLLATE E AULE DI TRIBUNALE.
Rispondo a Vanna , fate le vostre considerazioni, io, davanti ai silenzi, alle non risposte avute proprio dalla riconosciuta Presidente Cassaniti, che ricordo perfettamente con quanto livore telefonicamente mi ha detto che volutamente ha ignorato la sede di Venezia per aver permesso 3 anni fa di presenziare all’anno giudiziario a Pallotti (che peraltro ha saputo rappresentare egregiamente l’AIFVS), rispondo che, priorità, a mio avviso, è/era salvare l’AIFVS già tanto destabilizzata e demotiva e non perdere credibilità e disperdere anni di lacrime e sacrificio di tutti, in ricordo dei nostri cari.
Chiederò comunque l’accesso agli atti alla Corte d’Appello di Venezia, per capire, a meno che, gentilmente, Pina invii per conoscenza e rispetto.
Un’altra cosa, un nostro avvocato ha lanciato un accorato “appello” a Piacentini e Cassaniti, nessuna risposta da parte di Cassaniti.
Gentilissimi tutti, questa mia prego non sia letta come polemica ma sia indice di riflessione profonda, ripeto ciò che ormai è solo uno slogan, UNITI TUTTI PER FERMARE LA STRAGE STRADALE, un passo indietro tutti , è possibile.
Ci si potrebbe anche incontrare e discutere fraternamente per una rinascita dell’AIFVS, OPPURE, semplicemente, lo chiedo a chi riceverà questa email, di non rimanere in silenzio ma di chiedere risposte.
Con affetto Pierina